Pratiche sessuali estreme: quali sono i rischi per la salute? Questa è la domanda che ha dato il via all’intervista che, nei giorni scorsi, il Dott. Donato Dente ha rilasciato al programma “Le Iene“, e che ha posto l’accento su una problematica poco conosciuta e approfondita ma che, comunque, non può essere in alcun modo ignorata.
L’intervista andrà in onda nelle prossime settimane ma, nel frattempo, possiamo anticipare i contenuti del colloquio tra il Dott. Dente e l’inviato della trasmissione, che hanno parlato non solo di pratiche sessuali estreme ma anche di tutti quegli interventi ai quali molte persone si sottopongono nel tentativo di compiere delle vere e proprie “prodezze tra le lenzuola”.

Lo scopo dell’intervista è semplicemente quello di illustrare in maniera più specifica, quindi da un punto di vista medico, tutte le complicanze di quelle che vengono definite pratiche sessuali estreme, oppure anche di tutti quegli interventi e modificazioni del corpo che vengono messi in atto allo scopo di aumentare la propria prestanza e dare maggior piacere alla/al partner.
Perché può capitare che si presenti dallo specialista andrologo un paziente il quale, proprio a questo scopo ha scelto, ad esempio, di farsi impiantare delle piccole sfere sotto la pelle dell’asta (la cosiddetta “corona di rosario”) con l’obiettivo di offrire una stimolazione maggiore durante il rapporto.
E a quel punto il medico è costretto a mettere in guardia la persona in merito ai rischi di questo genere di modifica estrema il cui risultato, comunque, rimane una vaga illusione.
Lo stesso vale per coloro che scelgono di farsi iniettare del silicone, o altre sostanze simili, all’interno dell’asta. In questo caso i rischi per la salute sono collegati al fatto che questi elementi migrano e si spostano all’interno del corpo.
Quando ciò accade il paziente deve essere necessariamente sottoposto ad un intervento allo scopo di eliminare questi depositi, estremamente nocivi per l’organismo.

Tuttavia, quando parliamo di “pratiche sessuali estreme“, non ci riferiamo esclusivamente ad interventi o modifiche di carattere fisico ma anche, soprattutto, a tutti quei piccoli “incidenti” che possono capitare durante il rapporto e che richiedono l’intervento del personale medico di Pronto Soccorso.
Non è improbabile, infatti, ritrovare tra i pazienti in attesa anche persone che hanno subito la frattura dei corpi cavernosi.
A seguito di un rapporto particolarmente intenso, infatti, il pene rischia davvero di “rompersi“, letteralmente, ed è quindi necessario l’intervento dello specialista andrologo.
Nel caso specifico, si tratta di una vera e propria emergenza che necessita di un intervento chirurgico immediato.
Il chirurgo andrologo andrà a “ricucire” il pene, dopo aver individuato la lesione la quale, nella maggior parte dei casi, risulta trasversale rispetto all’asse dell’asta.
La cosa importante, in casi come questo, è non farsi prendere dal panico e, soprattutto, non sottovalutare il dolore e le conseguenze di questo tipo di infortunio.
Recarsi al Pronto Soccorso è il primo passo, fondamentale, per fare in modo che il danno non risulti più grave. E non bisogna avere remore a mostrare questo tipo di problematica agli operatori, in nessun caso.
E’ molto importante, per non avere conseguenze in seguito e continuare a vivere la propria sessualità senza problemi o difficoltà.



