Recupero chirurgico e microchirurgia degli spermatozoi

Il recupero chirurgico degli spermatozoi è una tecnica utilizzata in caso di azoospermia (assenza di spermatozoi nel liquido seminale) per prelevare spermatozoi direttamente dai testicoli.

Questo consente di utilizzare gli spermatozoi recuperati per tecniche di fecondazione assistita. La microchirurgia, in particolare, permette un recupero più mirato e con minor danno tessutale.

Alcune delle metodiche di prelievo dello sperma sono abbastanza semplici e facilmente eseguibili da qualsiasi operatore.

Tuttavia, qualora si vogliano ottenere dei risultati soddisfacenti, è necessario essere a conoscenza di vere e proprie tecniche microchirurgiche che richiedono una specifica preparazione e anni di esperienza.

Il recupero microchirurgico dello sperma dall’epididimo (MESA) o dal testicolo (Micro-TESE) ha notevolmente migliorato la qualità degli spermatozoi e, di conseguenza, la percentuale di successo delle procedure di fertilizzazione in vitro.

La mini-invasività di tali procedure ha inoltre reso possibile la loro ripetitività, caratteristica molto importante in quanto queste metodiche debbono spesso essere ripetute diverse volte prima di ottenere un risultato apprezzabile.

Tecniche di recupero chirurgico degli spermatozoi

TESE (Testicular Sperm Extraction): Si effettua un’incisione nello scroto e si preleva un frammento di tessuto testicolare per cercare spermatozoi. 

Micro-TESE (Microdissection Testicular Sperm Extraction): Utilizza un microscopio operatorio per individuare e prelevare sezioni più ampie di tubuli seminiferi contenenti spermatozoi, riducendo il tessuto rimosso e migliorando le possibilità di recupero, secondo alcuni studi. 

MESA (Microscopic Epididymal Sperm Aspiration): Si preleva liquido dall’epididimo, dove gli spermatozoi vengono immagazzinati, con un ago sottile. 

PESA (Percutaneous Epididymal Sperm Aspiration): Simile alla MESA, ma utilizza un ago per prelevare il liquido tramite la pelle. 

Si tratta di procedure che vengono indicate dallo specialista andrologo esclusivamente in determinate circostanze.

Tra queste abbiamo, come già anticipato, la totale assenza di spermatozoi nel liquido seminale (azoospermia). Ancora, è possibile intervenire nel caso in cui il procedimento di fecondazione in vitro non abbia avuto successo.

Si procede al recupero chirurgico degli spermatozoi in presenza di un’ostruzione delle vie seminali oppure, ancora, se l’assenza di spermatozoi è dovuta alla scarsità della produzione degli stessi.

Indicazione al trattamento chirurgico


L’indicazione di questo genere di intervento si pone in caso di infertilità di coppia con riscontro di azoospermia nel maschio.

L’intervento


L’intervento viene effettuato attraverso un piccolo taglio dello scroto da cui si accede al testicolo. Dopo una incisione del testicolo si esplorano i tubuli testicolari al microscopio operatore (ingrandimento 20-25x) alla ricerca di focolai residui di spermatogenesi.

Vengono eseguiti minimi prelievi mirati di tessuto testicolare e questo consente di risparmiare il tessuto testicolare, particolarmente importante in questi casi.

Il tessuto testicolare viene processato dal biologo alla ricerca degli spermatozoi. Gli spermatozoi recuperati vengono crioconservati e successivamente utilizzati per la fecondazione assistita.

Degenza e convalescenza post – operatoria


La procedura si svolge in regime di day-hospital. I punti sulla ferita sono riassorbibili. Si consiglia riposo per le prime 48 ore mantenendo una borsa del ghiaccio a intermittenza.

Successivamente si può riprendere gradualmente una normale attività.

Per l’attività sportiva si consiglia un’attesa di 3-4 settimane dall’intervento chirurgico.

Possibili complicanze dopo l’intervento


Dopo una procedura di questo genere è possibile l’insorgenza di edema del testicolo sul quale si è intervenuti, che regredisce progressivamente nel giro di poche settimane.

In alcuni sporadici casi si può verificare l’insorgenza di un’ecchimosi sulla cute scrotale.

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