Rispondiamo ad alcune domande che molti pazienti si pongono, quando devono affrontare un problema di natura andrologica o urologica

Oggi rispondiamo ad alcune domande che molti pazienti si pongono, quando devono affrontare un problema di natura andrologica o urologica. Le paure sono molteplici, così come le incertezze e la cattiva informazione.

Ecco alcune delle questioni più “spinose”.

Psa alto: cosa fare?

Un’altra delle domande più impellenti, che i pazienti arrivano a porre, in sede di visita, riguarda il Psa, ovvero l'”antigene prostatico specifico”, un esame del finalizzato alla diagnosi precoce del tumore della prostata.

Va detto, però, in maniera preliminare, che il PSA non è una malattia. Spesso e volentieri ci si reca dall’ urologo solo ed esclusivamente se i valori risultano alterati rispetto range di normalità, in relazione all’età.

Ad oggi, nonostante siano corretti i valori riportati sul referto dell’esame di laboratorio, il PSA non può essere considerato solo in base al valore assoluto ma ve “interpretato” dallo specialista.

Pe cui il dato del PSA, inteso come singolo esame di laboratorio è un dato che non deve allarmare il paziente.

Uno stile di vita sano per prevenire le malattie della prostata

L’ingrossamento della ghiandola prostatica, con grande disappunto dei signori uomini, è naturale e, purtroppo, inevitabile. Ma, seguendo alcune semplici regole, è possibile ritardare l’insorgere dei sintomi, e mantenere una “convivenza pacifica” con questa ghiandola così importante e sensibile.

(Leggi anche Tumore della prostata: cos’è, sintomi, come si cura, gli interventi per rimuoverlo. Tutto su una delle patologie maschili più diffuse)

Idratazione: è importante bere molto, almeno due litri di acqua al giorno. Se non si introduce un’adeguata quantità di acqua nel corpo, aumenta la concentrazione dell’urina, circostanza che inevitabilmente dà luogo ad infezioni batteriche, più o meno gravi.

Alimentazione: sapevate che spezie, caffè, crostacei e alcolici possono infiammare la prostata?Questi alimenti irritano la ghiandola prostatica, provocando stipsi e diarrea, e aggravano i disturbi della minzione.

Sbalzi di temperatura: gli improvvisi passaggi caldo-freddo possono essere dannosi. In particolare, il repentino raffreddamento del corpo, dovuto all’aria condizionata, può provocare una ritenzione idrica acuta, che può aggravarsi fino a dover ricorrere all’applicazione di un catatere per liberare le vie urinarie.

Fumo: grande nemico della virilità maschile è il fumo, che può causare disfunzione erettile e impotenza, inibendo l’afflusso di sangue all’organo, alterando addirittura la qualità del liquido seminale, compromettendo la motilità degli spermatozoi e la capacità di fecondare l’ovocita.

(Leggi anche: Infertilità maschile: cause, terapie e interventi)

Attività sportiva: l’attività fisica praticata regolarmente, con esercizi e movimenti che prevedono l’uso delle gambe, hanno un effetto decongestionante.

ATTENZIONE però, a chi soffre di prostatite, meglio limitare bicicletta, moticicletta, equitazione e canottaggio, che sollecitano molto il pavimento pelvico e possono infiammare la prostata.

Via libera all’amore: l’astinenza prolungata, infatti, provoca il ristagno delle secrezioni nella pristata, favorendo infezioni e infiammazioni.

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