Oggi parliamo di eiaculazione dolorosa, un disturbo particolarmente sgradevole e invalidante in grado di causare disagio e fastidio tale da rendere poco piacevole l’esperienza sessuale.
Questo tipo di disagio causa dolore durante e dopo l’eiaculazione e si manifesta, generalmente, con una forte sensazione di bruciore e con un dolore che intenso e localizzato nell’area del perineo (vale a dire l’area presente tra l’ano e i genitali), in quella dell’uretra oppure dei testicoli.
Purtroppo, la sensazione dolorosa non svanisce una volta terminata l’eiaculazione ma, in alcuni casi, può durare anche alcune ore.
Le cause che possono portare a sviluppare questa condizione possono essere molteplici. Tra queste ci sono, sicuramente:
Tuttavia, non sono da escludere anche ragioni di carattere psicologico come, ad esempio ansia, depressione oppure anche esperienze sessuali traumatiche.
Per affrontare il problema dell’eiaculazione dolorosa, è fondamentale intervenire sulla causa che l’ha scatenata, rivolgendosi tempestivamente ad uno specialista urologo.
Il medico andrà dunque a prescrivere al paziente le analisi necessarie tra cui un esame batteriologico del seme e una urinocoltura, con l’obiettivo di individuare l’eventuale presenza di agenti patogeni.
In aggiunta a questi esami, l’ecografia prostatica transrettale potrebbe essere utile per esplorare la possibile presenza di calcificazioni nella ghiandola prostatica o per verificare un eventuale ingrossamento della stessa.
Se viene confermata la presenza di infezioni virali o batteriche, il trattamento consigliato potrebbe essere quello farmacologico, con l’utilizzo di antivirali e antibiotici (sempre dietro prescrizione del medico).
Nel caso in cui lo specialista urologo riscontri la presenza di una sintomatologia legata all’insorgere di una infiammazione alla prostata, allora il trattamento sarà mirato e finalizzato al trattamento di questa particolare patologia.