Ho visto sangue nello sperma, cosa posso fare? Questa particolare condizione clinica viene definita emospermia, ed è spesso causa di infiammazioni acute, talvolta croniche, della prostata (prostatite o prostatovesciculite).
Di solto è caratteristica nei giovani, ma non di rado compare in pazienti oltre i 50 anni.
Nella maggior parte dei casi, specialmente negli uomini tra i 35 e i 40 anni, l’emospermia è quasi sempre benigna.
Se non si riscontra una significativa anomalia all’esame obiettivo (compresa l’esplorazione rettale), si eseguono esame delle urine, urinocoltura e test per malattie a trasmissione sessuale, ma non sono necessarie ulteriori indagini.
La maggior parte dei casi di emospermia è idiopatica e benigna, questi casi si risolvono spontaneamente in tempi brevi.
La causa nota più frequente è la biopsia della prostata, ma cause meno frequenti comprendono altre manovre strumentali, iperplasia prostatica benigna, infezioni e il cancro alla prostata.
Naturalmente, ci sono anche da prendere in considerazioni dei casi eccezionali. In alcuni pazienti, infatti, i sintomi possono persisistere anche per un lungo periodo.
Essi comprendono:
Il manifestarsi di una sintomatologia prolungata (1 mese o più) potrebbe essere il campanello d’allarme per una patologia sottostante più grave.
In casi come questi è sempre meglio contattare lo specialista andrologo ed effettuare esami più approfonditi e specifici.
La terapia è antibiotica (per 3-4 settimane), e antinfiammatoria. Il sintomo di solito scompare, in caso di recidive/e, è necessario un approfondimento diagnostico strumentale con Risonanza Magnetica della prostata.