Il Viagra può causare un infarto? L’andrologo risponde

Avevamo già parlato del Viagra, in occasione del 25esimo anno dalla nascita del farmaco che, all’epoca, aveva rivoluzionato, letteralmente, l’universo maschile, e aveva ridato speranza a chi ormai si era ormai arreso. Ma su questo farmaco si è detto davvero di tutto, e le dicerie sono state davvero tante, in particolare quella secondo la quale assumere il Viagra provochebbe infarto, ictus e altre patologie cardiovascolari di varia natura.

Addirittura, le notizie che, negli anni, hanno condizionato l’opinione comune, parlavano di medici che sconsigliavano l’assunzione del Viagra a pazienti già precedentemente affetti da patologie cardiovascolari.

Ma adesso le cose potrebbero cambiare.

Lo studio

Gli scienziati del Karolinska Institutet di Stoccolma hanno deciso di approfondire gli effetti dei principali farmaci per la disfunzione erettile, (i cosiddetti inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 o PDE5i), nei pazienti con malattia coronarica stabile che vengono trattati con i principi attivi antianginosi o nitrati (generalmente prescritti per il trattamento del dolore toracico).

Lo studio è stato condotto esaminando le cartelle cliniche incluse nel registro sanitario nazionale svedese. I ricercatori hanno analizzato i dati di oltre 61.487 uomini che, tra il 2006 e il 2013, avevano avuto un infarto del miocardio o erano stati sottoposti a un intervento coronarico percutaneo e ai quali, entro 6 mesi dall’evento cardiovascolare, erano stati prescritti i nitrati. 55.777 uomini avevano assunto soltanto nitrati, mentre i restanti 5.710 avevano assunto anche farmaci contro la disfunzione erettile.

A quanto emergerebbe dai primi risultati, l’uso combinato di PDE5i e nitrati porta con sé una probabilità superiore di rischi per la salute rispetto a chi ha assunto soltanto i nitrati.

Lo studio, pubblicato sul Journal of American College of Cardiology, necessita di ulteriori approfondimenti per confermare questi dati e superare gli attuali limiti dello studio

Ma cosa ne pensa lo specialista andrologo?

Il parere dello specialista

Abbiamo chiesto al Dott. Dente, Responsabile U.O. Urologia Robotica ed Endoscopica presso il “Pineta Grande Hospital” di Castel Volturno, un parere in merito alle conclusioni, seppure parziali, di questo atudio.

Dunque, tra Viagra e infarto c’è una correlazione?

“Va detto che ormai questi farmaci (inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 o PDE5i), sono assolutamente sicuri e non hanno controindicazioni nei cardiopatici. Anzi sono cardioprotettivi. 

È assolutamente falso quando si dice che prendendoli viene l’infarto.

Il problema è che i pazienti che li assumono pensano anche di ringiovanire. Pensiamo ad una persona avanti negli anni, con cardiopatia. Anche il minimo sforzo fisico, può portare affanno e stanchezza, questo è normale. E praticare un’attività sessuale particolarmente intensa, può avere lo stesso effetto, e portare, magari, al manifestarsi di sintomi riconducibili all’infarto.

Ma questo non ha nulla a che vedere con l’assunzione del farmaco, è semplicemente legato al tipo di sforzo, che il cuore non è in grado di reggere, ovviamente.

Una precisazione, però, è d’obbligo, a questo punto.

L’unico caso in cui c’è una controindicazione assoluta all’assunzione di PDE5i è quando, in terapia, vengono usati i nitrati, ovvero potenti vasodilatatori, che associati all’azione vasodilatatrice dei PDE5i, possono causare grossi problemi, legati ad un pericoloso abbassamento della pressione del sangue

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