Impotenza, quali sono i farmaci da utilizzare per trattare questa particolare condizione? Facciamo chiarezza.
Il dizionario Treccani definisce l’impotenza come “lo stato d’incapacità dell’uomo, e meno spesso della donna, a compiere l’atto sessuale per cause psichiche o organiche”. Questa è senza dubbio una sintesi incisiva e ben accurata ma, appunto, solo una sintesi.
L’impotenza, in verità, è una patologia davvero molto complessa, che comporta numerose variabili, nessuna delle quali può essere trascurata se si vuole arrivare ad una diagnosi certa e a una cura efficace.
Prima di entrare nel vivo dell’argomento, però, consigliamo di effettuare questo semplice questionario. Si tratta del test sulla disfunzione erettile IIEF (International Index of Erectile Function), un semplice questionario concepito con lo scopo di valutare complessivamente la soddisfazione reale della vita sessuale del singolo.
Questo semplice test offre la possibilità di verificare, in completa autonomia e soprattutto in forma assolutamente anonima, quella che è la funzione erettile oltre alla capacità di mantenere l’erezione durante il rapporto.
La disfunzione erettile o impotenza è una condizione che non consente a un individuo di portare a termine un rapporto completo e soddisfacente per sè e il/la partner, a causa di una diminuzione parziale o totale della qualità dell’erezione.
Si tratta di una condizione molto comune, che può avere una base organica oppure psicogena. I pazienti più inclini a questo genere di patologia sono (nella maggior parte dei casi) fumatori o anche accaniti fumatori, diabetici, ipertesi oppure obesi.
Uno stile di vita caratterizzato da vizi come l’alcool e il fumo, unitamente a stress e sedentarietà, rappresenta uno dei fattori di rischio più significativi, quando si parla di impotenza.
Perchè la disfunzione erettile è anche una condizione subdola, che tende a manifestarsi gradualmente e proprio per questo induce nella persona che nè è affetta un senso di smarrimento e incertezza in quanto, almeno nelle fasi iniziai, si pensa a una semplice “défaillance” destinata a non ripetersi.
Attenzione, però. E’ molto importante comprendere che, quando si manifestano episodi di questo genere, non ci si deve mai affidare al caso ed è sempre opportuno consultare uno specialista andrologo, per ricevere una terapia appropriata.
La cura dell’impotenza infatti non prevede esclusivamente l’utilizzo di farmaci. Questa patologia deve essere affrontata a 360°, partendo innanzitutto dalla correzione del proprio stile di vita.
Parliamo, dunque, di una terapia di tipo comportamentale che prevede innanzitutto smetter di fumare e incrementare l’assunzione di liquidi (non alcool, ovviamente).
Prima di procedere con l’assunzione di farmaci, dunque, è fondamentale regolarizzare i valori del colesterolo e della pressione sanguigna, andando a “sistemare” quella che è la situazione di un eventuale diabete.
Associato a tutto questo, è possibile utilizzare una terapia farmacologica con una classe di farmaci che sono gli inibitori della fosfodiesterasi 5 pde 5, la cosiddetta “pillola blu”.
Questi presìdi, sostanzialmente, non fanno altro che andare ad aumentare l’elasticità vascolare in modo tale da consentire una maggiore quantità di sangue ad alta pressione all’interno dei corpi cavernosi, consentendo di aver un’erezione finalmente valida.
La terapia farmacologica deve essere scelta in base alle esigenze e anche le “abitudini” del paziente.
Per i pazienti che hanno magari solo dei rapporti occasionali, ad esempio, esistono delle terapie che vengono prese giornalmente, in modo tale da non doversi medicalizzare subito prima del rapporto e di non condizionare la propria vita in base all’assunzione o meno della “pillola“.
Esistono addirittura farmaci che hanno una durata di 48 ore, in modo tale da poter essere tranquilli nel caso in cui ci si trovi a trascorrere un fine settimana tête-à-tête con il/la partner.
Poi ci sono quei pazienti che magari hanno una vita sessuale abbastanza programmata e regolare e che, dunque, possono assumere un farmaco circa 90 minuti prima del rapporto in modo tale da poter concludere la performance in maniera soddisfacente.
La cosa importante è che lo specialista faccia un’anamnesi completa anche dello stile di vita del paziente stesso in modo tale da consentirgli dei risultati efficaci.
Perché la terapia sbagliata rispetto allo stile di vita del paziente può significare un non funzionamento della stessa e un drop out e quindi un fallimento terapeutico.