Salute maschile: l’andrologo deve essere un riferimento, come il ginecologo per le donne

Lo specialista andrologo, per gli uomini, deve essere un punto di riferimento imprescindibile, proprio come il ginecologo per le donne.

E’ fondamentale andare dallo specialista non solo al momento del bisogno, quando insorgono i primi sintomi e quindi quando si ha un problema tangibile, ma è necessario inserire i controlli periodici nella propria routine sin dall’adolescenza, e portarli avanti con regolarità, anche solo per valutare lo stato di salute dell’apparato genitale, oppure per la fertilità.

Una della patologie più diffuse tra i giovani, è il varicocele, che se non viene individuata in tempo, può rappresentare un serio problema per chi ne soffre. La diagnosi legata a questa malattia, in passato, veniva effettuata, solitamente, durante la visita di leva, quando i ragazzi che si preparavano al servizio militare, e venivano sottoposti a controlli rigorosi, finalizzati ad approfondire e rilevare la presenza di eventuali problemi fisici, che potessero renderli inidonei al servizio.

All’indomani dell’abolizione della leva obbligatoria, le problematiche legate al corretto funzionamento dell’apparato genitale, vengono trascurate e prese in considerazione piuttosto tardi, intorno ai 35-36 anni, magari unicamente in presenza di infertilità e difficoltà nel concepimento.

E così gli uomini si ritrovano a rivolgersi allo specialista andrologo quando ormai è troppo tardi, e la sintomatologia è già presente e manifesta. Tutto il contrario di quanto accade invece per le donne, che sin dall’adolescenza si rivolgono al ginecologo, anche in assenza di problemi, ma semplicemente per controlli periodici e per approcciarsi nel modo corretto ai cambiamenti naturali del corpo, come il ciclo mestruale.

Anche per gli uomini, dunque, lo specialista andrologo deve essere e deve diventare un riferimento imprescindibile e importante, per la salute sessuale del maschio, a cui ci si deve rivolgere non solo quando l’età avanza, ma già a partire dagli anni dell’adolescenza.

Perchè la prevenzione inizia fin da giovani, e consultare uno specialista che si occupa esclusivamente dell’apparato genitale e riproduttivo, non deve essere un tabu e non ci si deve assolutamente vergognare di questo genere di controlli.

Lo ha dimostrato in maniera eccellente Re Carlo III, sovrano del Regno Unito, che nelle scorse settimane, ha annunciato la sua intenzione di sottoporsi ad un intervento alla prostata, causato da un anomalo ingrossamento della ghiandola. Nel comunicato ufficiale emesso dalla Casa Reale, il monarca ha scelto di inserire specificamente il nome della patologia in questione, “prostatite“, questo allo scopo di sensibilizzare non solo i suoi sudditi, ma tutti gli uomini, anche più giovani, a fare prevenzione e a sottoporsi a controllo periodici.

Un gesto che dovrebbe far riflettere tutti, e dovrebbe far comprendere quanto la prevenzione sia importante. Se un monarca non ha avuto remore a dichiarare al mondo di avere problemi alla prostata, perchè gli altri dovrebbero vergognarsi? La prevenzione è fondamentale, fate i controlli.

articoli correlati

Quanti giorni di ricovero per un intervento alla prostata?

Quanti giorni di ricovero per un intervento alla prostata? L’intervento chirurgico di rimozione dell’adenoma prostatico mediante il laser ad Holmio è sicuramente la migliore soluzione, […]

Nefrectomia radicale del rene sinistro con l’utilizzo del sistema robotico HUGO Medtronic: primo intervento in Italia all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno

Nefrectomia radicale del rene sinistro con l’utilizzo del sistema robotico HUGO Medtronic: primo intervento in Italia all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno. Nel reparto di […]

Qual è il miglior intervento per l’ipertrofia prostatica?

Qual è il miglior intervento per l’ipertrofia prostatica? L’intervento chirurgico di rimozione dell’adenoma prostatico mediante il laser ad Holmio è sicuramente la migliore soluzione, quando […]
chevron-downarrow-up